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giovedì 1 marzo 2012

Tatiana Santo Domingo a Vanity Fair España: Tra 10 anni? Sarò sposata, con figli e molti cani

Vanity Fair España si vanta che sulle sue pagine non appaiono personaggi che appaiono ovunque e che chi vi appare accetta di farlo solo perché è Vanity Fair. E' una bella filosofia, che non tradisce lo spirito vagamente esclusivo e snob della testata nordamericana e che permette ai lettori di scoprire personaggi inarrivabili e che davvero non parlano con altre riviste. 
Tatiana Santo Domingo è l'ultimo esempio. 28enne, erede di una grande fortuna di origine colombiana, cosmopolita come poche, ha concesso al numero attualmente in edicola di Vanity Fair España, un'intervista in cui si confessa e rifiuta i luoghi comuni che accompagnano la sua immagine pubblica. La rivista non chiarisce se il lungo legame con Andrea Casiraghi è terminato o no, né lo chiede a Tatiana. Ammette che tra i due c'è un certo raffreddamento, perché non appaiono più inseparabili come prima, lei viaggia tantissimo per Muzungu Sisters, l'impresa che ha lanciato con l'amica Dana Alikhani e che propone collezioni etniche di tutto il mondo, lui conduce una vita discreta, apparentemente più legata ai doveri nel Principato di Monaco. Ma sembra dire che nei momenti che contano li si vede insieme. 
Nell'intervista Tatiana "gesticola il necessario, guarda con attenzione e cerca le parole con cura, anche quando ricorda la sua infanzia, felice, o un'adolescenza tranquilla, in cui non ha neanche sentito la necessità di ribellarsi". Si dichiara nostalgica, "persino di quello che è successo ieri. Penso alla mia infanzia a Ginevra, ai finesettimana in casa dei nonni o a quando studiavo a Parigi", ma "questo non significa che abbia paura del futuro". 
Tra 10 anni, e chissà se è un messaggio ad Andrea, si vede "sposata, con figli e con molti cani. E con una casa stabile, forse è questo che voglio più di tutto". Approfitta del suo stato civile attuale per viaggiare molto: "Non ho un marito, non ho niente, per cui lo posso fare" (Andrea è "niente"?!). Lasciandoci in dubbio circa il reale stato del rapporto con il primogenito di Caroline di Monaco, Tatiana rifiuta l'immagine di socialitè e di ereditiera senza fisso lavoro e dedicata solo a feste e passerelle. "A tutti piace inventarsi fiabe su principessine che possono fare quello che vogliono, quando c'è gente che, pur essendo privilegiata, si impegna a trovare qualcosa che la appassioni, per costruirci su qualcosa e non sprecare il denaro lasciato dai genitori". Lei sembra molto preoccupata da questo concetto: suo nonno, Julio Mario Santo Domingo, morto lo scorso autunno, era il secondo uomo più ricco della Colombia, con un impero che andava dalla birra ai media, passando per compagnie aeree. "Mi ha molto ispirato, ha lavorato sempre molto duro. Mio nonno mi ha sempre consigliato di dedicarmi a qualcosa che mi facesse felice. Grazie a lui ho la fortuna di essere dove sono e di vivere come vivo, ma non cerco di imitarlo".A lei basterebbe che Muzungu Sisters, il progetto che ha avviato con Dana,. funzioni e riesca ad avere un'influenza positiva nelle comunità coinvolte. "Nel Perù collaboriamo con una cooperativa che insegna a tessere come lo facevano 2000 anni fa, una tradizione che si sta perdendo" spiega a Vanity Fair Dana Alikhani, sottolineando il carattere etico della loro società. "Non c'è niente di fashion in questo, non vogliamo essere disegnatrici. Muzungu Sisters consiste in viaggiare, conoscere gli artigiani, trovare cose inusuali" aggiunge Tatiana, impegnata a smentire, ancora una volta, l'immagine fatua che i media le hanno cucito addosso. "Quando vado a una sfilata e vedo tanti fotografi penso sempre "Santo cielo, devono essere rimasti senza celebrities!"" dice e Vanity Fair esalta la sua "strategia del basso profilo". 
Non che Tatiana sia l'anti-Paris Hilton, ma "non ha un agente, risponde personalmente alle sue emails e fa le telefonate necessarie". Non solo. Anche se ai media è sempre piaciuto presentarla come la fidanzata-fashion dell'attuale erede al trono monegasco, lei "ha lavorato per un anno con il direttore artistico Giovanni Bianco, che collabora nelle campagne pubblicitarie di Prada, Zegna o Versace, o che, prima di avviare Muzungu Sisters, ha collaborato come ricercatrice con Aimé Belle, vicedirettore di Vanity Fair USA. Risulta che una delle persone più note della scena internazionale è anche uno dei suoi segreti meglio custoditi". E, conclude la rivista, "Tatiana, che non ha auto né casa propria, sta pensando di comprare casa a Londra. Queste due nomadi (Tatiana e Dana) che parlano cinque lingue, leggono Dickens e Dumas e ascoltano blues hanno scelto la città del Tamigi come casa, per godere la loro strategia di basso profilo". Tatiana sostiene che vuole solo "piacere agli amici, alla famiglia e a me stessa. Peccato se a qualcuno non piaccio.. anche se non voglio offendere nessuno". Non si capisce bene perché, ma l'impressione che resta è che il Principato di Monaco sia piuttosto lontano.
La copertina di Vanity Fair con l'intervista a Tatiana SAnto Domingo e, da revistavanityfair.es, il video del making of delle foto dell'articolo