Il primo a rompere gli indugi, e a precedere lo tsunami che
ci travolgerà fino al 30 aprile, giorno dell'investitura di suo marito Willem
Alexander come re d'Olanda, è stato Vanity Fair, che, nell'edizione spagnola,
ha messo in copertina Máxima Zorreguieta con lo strillo Come si fabbrica una
regina perfetta (e tra parentesi, con una certa perfidia spagnola, Letizia,
prendi nota!).
Una regina perfetta si fabbrica a partire dal materiale a disposizione,
ovviamente, e quello di Máxima, futura regina d'Olanda, gode del vantaggio della
sua personalità: "Se altre donne reali si fissano sulle limitazioni del
ruolo, lei guarda alle possibilità" assicura a Vanity Fair una persona
vicina alla principessa olandese. Ed è ancora una persona a lei vicina che la
descrive come "la più naturale delle principesse europee": non che
avessimo bisogno di questa definizione, basta guardarle, Mary e Kate così
fashion victims e attente ai flash dei fotografi da sembrare celebrities più
che future regine, Mette Marit così assente da sembrare sempre perduta in altri
mondi, Letizia, così altera da risultare sempre altezzosa e antipatizzante,
Mathilde, così dolce e perfetta da sembrare irreale. Rimane Máxima, con i suoi
ampi sorrisi, la mimica facciale espressiva, gli accessori eccessivi per tutte, meno per lei, la gestualità di una a cui piace
occupare il posto che occupa, e se non le piace, lo nasconde benissimo.
Nell'articolo, promette Vanity Fair, "scopriamo com'è la sua relazione con
la suocera, la regina Beatrice, che le impose il disegnatore del suo vestito da
sposa, Valentino, e che le ha ceduto la sua dama di compagnia, Ottoline
Antoinette Gaarlandt-Van Voorst Van Beesd, affinché la assistesse nel suo
cammino verso il trono".
Si scopre anche l'interesse pari a zero per botulino e altri interventi estetici per nascondere l'età: Máxima porta le rughe dei suoi prossimi 42 anni con orgoglio, infischiandosene del tempo che passa sul suo viso e rimanendo anche in questo più simpatica e più vicina alle donne che presto rappresenterà.
Si scopre anche l'interesse pari a zero per botulino e altri interventi estetici per nascondere l'età: Máxima porta le rughe dei suoi prossimi 42 anni con orgoglio, infischiandosene del tempo che passa sul suo viso e rimanendo anche in questo più simpatica e più vicina alle donne che presto rappresenterà.
Si parla anche di Willem Alexander, con cui Máxima forma una coppia così
affiatata che lavorano nello stesso ufficio, dotato di due scrivanie. E si analizza il suo
legame con l'Olanda, un Paese in cui è arrivata con il peso del passato del
padre, Sottosegretario di un Governo della dittatura argentina, e che ha
conquistato parlando sin da subito in olandese. "Sembra una stupidaggine, ma
Máxima si è adattata immediatamente all'Olanda, perché è un Paese fatto a sua
misura. Tutti sono molto alti, come lei ed è la prima volta che può comprarsi
scarpe della sua misura!" commenta un'altra persona a lei molto vicina.
Nell'intervista a due voci concessa alla tv olandese, qualche giorno fa, sia
Willem Alexander che Máxima hanno affermato di volere un protocollo meno
rigido, il futuro Re ha addirittura assicurato che la gente potrà chiamarlo
come meglio preferisce, Willem, Alexander, Maestà, alla fine quello che
importerà, ha spiegato, è riuscire a rendere la Monarchia più moderna e meglio
inserita nel XXI secolo, rispettando le indicazioni del Parlamento e
impegnandosi affinché "l'Olanda sia un posto migliore
per i nostri figli di quello che abbiamo trovato".
Vista la valanga di informazione di questi giorni, interessata più agli outfits
di Máxima che alle doti di Willem Alexander, entrambi hanno tenuto a far sapere
che non sarà un regno di coppia: ci sarà un Re, che sarà il Capo di Stato,
Willem Alexander, che avrà accanto sua moglie, la Regina consorte, che non ha
alcuna funzione costituzionale. Mentre il marito lo chiariva, Máxima assentiva,
senza perdere niente della sua travolgente personalità. Sarà anche così che
si fabbrica una regina perfetta?