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mercoledì 24 aprile 2013

Vanity Fair Spagna: Máxima d'Olanda, ovvero come si fabbrica una regina perfetta

Il primo a rompere gli indugi, e a precedere lo tsunami che ci travolgerà fino al 30 aprile, giorno dell'investitura di suo marito Willem Alexander come re d'Olanda, è stato Vanity Fair, che, nell'edizione spagnola, ha messo in copertina Máxima Zorreguieta con lo strillo Come si fabbrica una regina perfetta (e tra parentesi, con una certa perfidia spagnola, Letizia, prendi nota!).
Una regina perfetta si fabbrica a partire dal materiale a disposizione, ovviamente, e quello di Máxima, futura regina d'Olanda, gode del vantaggio della sua personalità: "Se altre donne reali si fissano sulle limitazioni del ruolo, lei guarda alle possibilità" assicura a Vanity Fair una persona vicina alla principessa olandese. Ed è ancora una persona a lei vicina che la descrive come "la più naturale delle principesse europee": non che avessimo bisogno di questa definizione, basta guardarle, Mary e Kate così fashion victims e attente ai flash dei fotografi da sembrare celebrities più che future regine, Mette Marit così assente da sembrare sempre perduta in altri mondi, Letizia, così altera da risultare sempre altezzosa e antipatizzante, Mathilde, così dolce e perfetta da sembrare irreale. Rimane Máxima, con i suoi ampi sorrisi, la mimica facciale espressiva, gli accessori eccessivi per tutte, meno per lei, la gestualità di una a cui piace occupare il posto che occupa, e se non le piace, lo nasconde benissimo.
Nell'articolo, promette Vanity Fair, "scopriamo com'è la sua relazione con la suocera, la regina Beatrice, che le impose il disegnatore del suo vestito da sposa, Valentino, e che le ha ceduto la sua dama di compagnia, Ottoline Antoinette Gaarlandt-Van Voorst Van Beesd, affinché la assistesse nel suo cammino verso il trono".
Si scopre anche l'interesse pari a zero per botulino e altri interventi estetici per nascondere l'età: Máxima porta le rughe dei suoi prossimi 42 anni con orgoglio, infischiandosene del tempo che passa sul suo viso e rimanendo anche in questo più simpatica e più vicina alle donne che presto rappresenterà.
Si parla anche di Willem Alexander, con cui Máxima forma una coppia così affiatata che lavorano nello stesso ufficio, dotato di due scrivanie. E si analizza il suo legame con l'Olanda, un Paese in cui è arrivata con il peso del passato del padre, Sottosegretario di un Governo della dittatura argentina, e che ha conquistato parlando sin da subito in olandese. "Sembra una stupidaggine, ma Máxima si è adattata immediatamente all'Olanda, perché è un Paese fatto a sua misura. Tutti sono molto alti, come lei ed è la prima volta che può comprarsi scarpe della sua misura!" commenta un'altra persona a lei molto vicina.
Nell'intervista a due voci concessa alla tv olandese, qualche giorno fa, sia Willem Alexander che Máxima hanno affermato di volere un protocollo meno rigido, il futuro Re ha addirittura assicurato che la gente potrà chiamarlo come meglio preferisce, Willem, Alexander, Maestà, alla fine quello che importerà, ha spiegato, è riuscire a rendere la Monarchia più moderna e meglio inserita nel XXI secolo, rispettando le indicazioni del Parlamento e impegnandosi affinché "l'Olanda sia un posto migliore per i nostri figli di quello che abbiamo trovato".
Vista la valanga di informazione di questi giorni, interessata più agli outfits di Máxima che alle doti di Willem Alexander, entrambi hanno tenuto a far sapere che non sarà un regno di coppia: ci sarà un Re, che sarà il Capo di Stato, Willem Alexander, che avrà accanto sua moglie, la Regina consorte, che non ha alcuna funzione costituzionale. Mentre il marito lo chiariva, Máxima assentiva, senza perdere niente della sua travolgente personalità. Sarà anche così che si fabbrica una regina perfetta?