Il milionario francese Dominique Desseigne non ci sta e rifiuta la paternità
che la 47enne Rachida Dati gli vuole attribuire, con una denuncia in cui lo
indica come il padre di sua figlia Zohra, 3 anni, e gli chiede il
riconoscimento.
A Le Monde il 68enne Desseigne ha assicurato che non si sottoporrà
all'esame del DNA e che la liaison con Dati fu semplicemente un'avventura, tra
le molte che l'ex Ministro della Giustizia di Nicolas Sarkozy avrebbe avuto nelle alte sfere
politico-economiche non solo francesi. Tra gli amanti, potenziali padri,
gli avvocati di Desseigne segnalano un presentatore televisivo, un ministro francese, il
presidente di una grande impresa, il fratello di Sarkozy, un procuratore
generale del Qatar, l'erede di un impero del lusso, un presidente di Governo
spagnolo. Non si fanno esplicitamente i nomi di tutti gli ex amanti attribuiti a Rachida
Dati, ma alcuni sono facilmente identificabili. Uno è, ad esempio, José Maria
Aznar, che già nel 2009, quando nacque il figlio di Dati, si trovò al centro
del gossip, grazie alla rivista marocchina L'Observer, che gli aveva
attribuito la paternità di Zohra (poi era arrivata la spagnola Interviú,
a pubblicare le foto di Aznar e Dati all'uscita del Café de l'Esplanade di
Parigi).
Il ritorno di Aznar nella lista degli amanti della politica francese non poteva
arrivare in peggior momento: il 27 novembre l'ex premier spagnolo presenterà il
primo tomo delle sue memorie "libere dagli schemi del politicamente
corretto". E chissà che, seguendo questa stessa linea, le domande dei
giornalisti, nei giorni del lancio promozionale, non si concentrino sulla bella
Rachida Dati e la piccola Zohra.