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lunedì 26 novembre 2012

Scandalo nel Lussemburgo: registrate le telefonate del Granduca Henri con Juncker

C'è del marcio nel Lussemburgo, si potrebbe dire parafrasando Amleto, al leggere dello scandalo Bommeleeër, che agita le acque solitamente tranquille del Granducato.
Anche se sono emersi solo adesso, i fatti risalgono al 2005, ma bisogna andare ancora indietro nel tempo, fino al 9 novembre 1985, quando a Findel, nei pressi dell'aeroporto di Lussemburgo, è scoppiata una bomba, senza causare vittime.
Nel 2005 un testimone ha assicurato di aver visto, poco prima dell'attentato, e nei suoi pressi, il principe Jean, fratello minore e inquieto dell'attuale Granduca Henri. Il giovanotto, oggi 55enne, all'epoca era in rotta con la famiglia a causa dell'agitata vita sentimentale e di amicizie non consigliabili e, poco dopo, ufficialmente a causa della nascita fuori da matrimonio della figlia Marie Gabrielle, è stato costretto a rinunciare ai suoi diritti di successione (ma i più maliziosi attribuiscono ufficiosamente la rinuncia ai diritti al suo possibile coinvolgimento nell'attentato). Successive indagini hanno dimostrato che il principe aveva un alibi: nei giorni dell'attentato era a caccia nella zona della Loira, in Francia, e successivi esami del DNA hanno dimostrato la sua estraneità ai fatti. Per l'attentato sono stati processati due ex poliziotti, i cui avvocati chiedono oggi la riapertura del caso, insistendo anche sulla presenza di Jean, mai dimostrata, sul luogo de fatti.
Venuto a conoscenza delle accuse al Principe, siamo nel 2005, il Primo Ministro Jean Claude Juncker aveva avvertito con una telefonata il Granduca Henri. Tra le due massime cariche dello Stato ci sarebbero state varie conversazioni piuttosto tese e, è lo scandalo di questi giorni, le telefonate sono state registrate dai servizi segreti lussemburghesi, ovviamente a insaputa del Granduca e del Premier.
L'autore delle registrazioni, sostengono i media lussemburghesi, sarebbe Marc Mille, che fu responsabile dei servizi segreti del Granducato fino al 2009, quando fu costretto a lasciare il suo incarico; nel 2008 Mille aveva registrato anche una sua conversazione con Juncker sullo stesso argomento, attraverso un orologio spia. Venuti a conoscenza delle registrazioni anche delle telefonate tra Henri e Juncker, per i media non è stato difficile mettere in relazione Mille anche con queste registrazioni e ipotizzare che il vero motivo per cui è stato costretto a lasciare l'incarico, nel 2009, è stata la registrazione delle telefonate del Capo dello Stato.
Ma cosa si sono detti il Granduca e il Premier nelle agitate conversazioni sull'affaire Bommeleeër? Si è trattato di semplice aggiornamento del Premier al Capo dello Stato? La Famiglia Granducale ha cercato di insabbiare le eventuali responsabilità di Jean, con la partecipazione del Governo? Cosa è successo davvero il 9 novembre 1985 a Findel? E perché le conversazioni del 2005 emergono adesso? C'è stato qualche tentativo di ricatto fallito alle massime cariche dello Stato?
Per ora non c'è risposta alle domande. Le telefonate del Granduca e Juncker hanno un codice di sicurezza elevato e il loro contenuto non è stato diffuso. Quello che si sa è che il Primo Ministro è furibondo e che il Granduca Henri tace, magari pure lui furibondo.