Riconoscere la propria omosessualità è sempre piuttosto complicato, a
causa dell'omofobia e dei pregiudizi di buona parte della società. Lo è anche
se sei figlio di una delle leggende viventi del basket statunitense e se
appartieni alla comunità afroamericana, una delle più critiche con i 'fratelli'
omosessuali.
Lo ha denunciato Magic Johnson, al chiedere rispetto per il figlio 20enne EJ,
gay dichiarato e per questo criticato con crudeltà da blogosfera e afroamericani.
In famiglia l'omosessualità di EJ è stata riconosciuta e accettata sin dalla
sua prima adolescenza. Aveva 13-14 anni, dice Johnson a tmz.com, quando
"ci siamo seduti con lui e gli abbiamo chiesto se era gay. Gli abbiamo
detto che eravamo lì, per sostenerlo e che gli volevamo bene, senza importare
il resto. Va tutto bene, sii semplicemente te stesso". Con la sicurezza
dell'affetto familiare, EJ ha vissuto apertamente la propria omosessualità,
adottando a volte anche looks vistosi. Ma questo non è piaciuto alla comunità
afroamericana: "Il fatto è che sono critiche che arrivano dalla componente
religiosa della comunità, ma a me non importa che lo critichino, perché è un
bravo ragazzo. Sapevamo che sarebbe stato difficile, ma questo è nostro figlio
e lo amiamo".
E non c'è solo l'affetto paterno: l'ex campione è convinto che suo figlio può
essere di esempio anche per altri giovani afroamericani omosessuali, che hanno
paura di uscire allo scoperto per le critiche: "Siamo nel 2013, dovremmo
smetterla di discriminarli e sostenerli, EJ e gli altri".