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venerdì 5 aprile 2013

Magic Johnson difende il figlio omosessuale dalle critiche degli afroamericani

Riconoscere la propria omosessualità è sempre piuttosto complicato, a causa dell'omofobia e dei pregiudizi di buona parte della società. Lo è anche se sei figlio di una delle leggende viventi del basket statunitense e se appartieni alla comunità afroamericana, una delle più critiche con i 'fratelli' omosessuali.
Lo ha denunciato Magic Johnson, al chiedere rispetto per il figlio 20enne EJ, gay dichiarato e per questo criticato con crudeltà da blogosfera e afroamericani. In famiglia l'omosessualità di EJ è stata riconosciuta e accettata sin dalla sua prima adolescenza. Aveva 13-14 anni, dice Johnson a tmz.com, quando "ci siamo seduti con lui e gli abbiamo chiesto se era gay. Gli abbiamo detto che eravamo lì, per sostenerlo e che gli volevamo bene, senza importare il resto. Va tutto bene, sii semplicemente te stesso". Con la sicurezza dell'affetto familiare, EJ ha vissuto apertamente la propria omosessualità, adottando a volte anche looks vistosi. Ma questo non è piaciuto alla comunità afroamericana: "Il fatto è che sono critiche che arrivano dalla componente religiosa della comunità, ma a me non importa che lo critichino, perché è un bravo ragazzo. Sapevamo che sarebbe stato difficile, ma questo è nostro figlio e lo amiamo".
E non c'è solo l'affetto paterno: l'ex campione è convinto che suo figlio può essere di esempio anche per altri giovani afroamericani omosessuali, che hanno paura di uscire allo scoperto per le critiche: "Siamo nel 2013, dovremmo smetterla di discriminarli e sostenerli, EJ e gli altri".