I paparazzi di Barcellona non ci stanno e denunciano i comportamenti imprudenti
di Gerard Piqué al volante. "Non saremo noi a causare un'altra Lady
D" assicurano in un manifesto pubblicato dall'edizione spagnola di Vanity Fair. Ecco, in italiano, il testo, in cui si lamentano della scarsa
collaborazione di Gerard Piqué e Shakira e portano ad esempio l'Infanta
Cristina, che per anni ha facilitato loro il lavoro, con un sorriso e un
atteggiamento tollerante, garantendosi anche, oltre ai buoni rapporti, il
rispetto per la sua privacy.
"Noi fotografi di riviste e agenzie, insieme ai redattori delle agenzie di
stampa e alcuni programmi televisivi, che lavoriamo a Barcellona, coprendo ogni
tipo di atto e notizia legato alla stampa rosa, vogliamo far arrivare un
comunicato ufficiale, per esporre il nostro malessere per certi atteggiamenti,
che sono ripetitivi e per avvisare prima che succeda una disgrazia senza
soluzione.
Lunedì 24 settembre c'è stata l'ultima e sfortunata azione del signor Gerard
Piqué e delle persone vicine alla signora Isabel Mebarak Ripoll (Shakira), che
ci ha spinti a chiedere in modo collettivo la fine di questi sfortunati
atteggiamenti, che li caratterizzano da mesi, a causa della relazione
sentimentale che li lega.
E' da molto che sopportiamo che ci definiscano persecutori e vediamo il
lamentevole atteggiamento che hanno, conducendo per l'area urbana a velocità
molto superiori a quelle permesse, non rispettando i semafori rossi, conducendo
in modo molto pericoloso, con zig zag, parcheggiando sui marciapiedi, conducendo
contromano, ecc. Abbiamo deciso di fare un passo ed esprimere la nostra
lamentela e il nostro avvertimento a queste manovre che non rispettano affatto
la legge. Non vogliamo avere un'altra Lady D sulle spalle della nostra
professione, che si basa nel captare graficamente le notizie di personaggi
pubblici in luoghi pubblici, come è permesso dall'articolo 20 della nostra
Costituzione, che protegge il nostro diritto a stare sotto la legislazione come
agenzie di stampa e come autonomi che pagano le tasse richieste allo Stato.
Per questo chiediamo la fine immediata di queste attività pericolose per
chiunque si incroci con loro e le loro auto di alta gamma e che le autorità
competenti ne tengano conto prima che dobbiamo lamentarlo profondamente.
D'altra parte ci piacerebbe sottolineare quella che viene a essere un'altra
abitudine, quella di usare a loro piacimento le autorità pubbliche, in
particolare la Guardia Urbana di Barcellona, per fermare i suddetti fotografi
che li seguono, argomentando che potrebbero essere terroristi, quando le persone
della sicurezza di Shakira conoscono perfettamente tutti noi che lavoriamo in
questa città e i nostri veicoli.
Da qui approfittiamo per rendere noto che è stato loro offerto, da parte delle
agenzie e delle riviste, di lavorare con armonia e date accordate, dando loro
come esempio l'Infanta Cristina, con cui l'accordo ha funzionato perfettamente
per molti anni e ha facilitato le cose a entrambe le parti. Quest'offerta è
stata rifiutata senza alcuna spiegazione e, di più, sfidando i presenti che non
ci sarebbero state foto.
Così, dato l'interesse dei mezzi di comunicazione di conoscere i dettagli di
questa coppia, come l'attuale stato di gravidanza di Shakira, noi fotografi e
redattori dobbiamo continuare a lavorare per questo tipo di notizie, ma vogliamo
farlo con la massima sicurezza e senza rappresaglie. Speriamo sinceramente che
questo scritto serva perché tutti possiamo pensare meglio, prima di commettere
certe azioni stupide e irresponsabili e cerchiamo un punto d'inflessione verso
l'intera e il benessere reciproco".