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giovedì 4 ottobre 2012

Il manifesto dei paparazzi di Barcellona contro la guida imprudente di Gerard Piqué e Shakira


I paparazzi di Barcellona non ci stanno e denunciano i comportamenti imprudenti di Gerard Piqué al volante. "Non saremo noi a causare un'altra Lady D" assicurano in un manifesto pubblicato dall'edizione spagnola di Vanity Fair. Ecco, in italiano, il testo, in cui si lamentano della scarsa collaborazione di Gerard Piqué e Shakira e portano ad esempio l'Infanta Cristina, che per anni ha facilitato loro il lavoro, con un sorriso e un atteggiamento tollerante, garantendosi anche, oltre ai buoni rapporti, il rispetto per la sua privacy. 
"Noi fotografi di riviste e agenzie, insieme ai redattori delle agenzie di stampa e alcuni programmi televisivi, che lavoriamo a Barcellona, coprendo ogni tipo di atto e notizia legato alla stampa rosa, vogliamo far arrivare un comunicato ufficiale, per esporre il nostro malessere per certi atteggiamenti, che sono ripetitivi e per avvisare prima che succeda una disgrazia senza soluzione.
Lunedì 24 settembre c'è stata l'ultima e sfortunata azione del signor Gerard Piqué e delle persone vicine alla signora Isabel Mebarak Ripoll (Shakira), che ci ha spinti a chiedere in modo collettivo la fine di questi sfortunati atteggiamenti, che li caratterizzano da mesi, a causa della relazione sentimentale che li lega.
E' da molto che sopportiamo che ci definiscano persecutori e vediamo il lamentevole atteggiamento che hanno, conducendo per l'area urbana a velocità molto superiori a quelle permesse, non rispettando i semafori rossi, conducendo in modo molto pericoloso, con zig zag, parcheggiando sui marciapiedi, conducendo contromano, ecc. Abbiamo deciso di fare un passo ed esprimere la nostra lamentela e il nostro avvertimento a queste manovre che non rispettano affatto la legge. Non vogliamo avere un'altra Lady D sulle spalle della nostra professione, che si basa nel captare graficamente le notizie di personaggi pubblici in luoghi pubblici, come è permesso dall'articolo 20 della nostra Costituzione, che protegge il nostro diritto a stare sotto la legislazione come agenzie di stampa e come autonomi che pagano le tasse richieste allo Stato. 
Per questo chiediamo la fine immediata di queste attività pericolose per chiunque si incroci con loro e le loro auto di alta gamma e che le autorità competenti ne tengano conto prima che dobbiamo lamentarlo profondamente. 
D'altra parte ci piacerebbe sottolineare quella che viene a essere un'altra abitudine, quella di usare a loro piacimento le autorità pubbliche, in particolare la Guardia Urbana di Barcellona, per fermare i suddetti fotografi che li seguono, argomentando che potrebbero essere terroristi, quando le persone della sicurezza di Shakira conoscono perfettamente tutti noi che lavoriamo in questa città e i nostri veicoli. 
Da qui approfittiamo per rendere noto che è stato loro offerto, da parte delle agenzie e delle riviste, di lavorare con armonia e date accordate, dando loro come esempio l'Infanta Cristina, con cui l'accordo ha funzionato perfettamente per molti anni e ha facilitato le cose a entrambe le parti. Quest'offerta è stata rifiutata senza alcuna spiegazione e, di più, sfidando i presenti che non ci sarebbero state foto.
Così, dato l'interesse dei mezzi di comunicazione di conoscere i dettagli di questa coppia, come l'attuale stato di gravidanza di Shakira, noi fotografi e redattori dobbiamo continuare a lavorare per questo tipo di notizie, ma vogliamo farlo con la massima sicurezza e senza rappresaglie. Speriamo sinceramente che questo scritto serva perché tutti possiamo pensare meglio, prima di commettere certe azioni stupide e irresponsabili e cerchiamo un punto d'inflessione verso l'intera e il benessere reciproco".