La tradizione vuole che ogni primo venerdì di marzo un
membro della Famiglia Reale spagnola renda omaggio al Cristo di Medinaceli, uno
dei Cristo più venerati di Madrid.
Quest'anno è toccato alla regina Sofia raggiungere la chiesa, che sorge
nei pressi del Museo del Prado, e baciare, come tutti i devoti, il piede
sinistro della statua (l'anno scorso è stata l'Infaanta Elena, a rappresentare
i Reali, due anni fa lo stesso re Juan Carlos). La regina è stata accolta con applausi
e dimostrazioni d'affetto: erano sette anni che mancava da questo atto, è vero,
ma le testimonianze di simpatia si devono anche ad altre ragioni.
Questa è stata la prima apparizione pubblica della sovrana dopo l'irruzione
mediatica di Corinna zu Sayn-Wittgenstein, la 48enne principessa tedesca (nata
Larsen), vicinissima a re Juan Carlos da vari anni. Nel giro di pochi giorni la
bionda Corinna ha concesso interviste a El Mundo, Hola e Paris Match, conquistando
le copertine dei primi due (Paris Match, che aveva pensato di
metterla in copertina, ha evitato, quando ha visto che lo aveva già fatto Hola),
per difendersi dai tentativi di coinvolgerla nello scandalo Noos, in cui sono
imputati il marito dell'Infanta Cristina Iñaki Urdangarin e il suo ex socio,
Diego Torres (nella sezione Famiglia Reale di Rotta a Sud Ovest trovate tutti
gli aggiornamenti su questo scandalo). Ma in questo modo, Corinna ha anche
ufficializzato il legame con Juan Carlos, che lui da per terminato, secondo chi lo frequenta,
e lei, evidentemente, non tanto.
In tutto questo intreccio di scandali, amori clandestini, scambi di favori,
la regina Sofia sembrava la più umiliata, ma lei,che dicono stia lavorando
alacremente pe l'abdicaazione del marito in favore del figlio Felipe, ha
mostrato forza ed eleganza, arrivando al Cristo di Medinaceli con un sorriso e molta disponibilità con i fedeli presenti, come
se tutti gli scandali che stanno scuotendo la Monarchia spagnola fossero lontani
da lei.