Non solo il blu cobalto scelto dalla regina Maxima, per se stessa e per
le sue figlie, Amalia, Alexia e Ariane, e, in altra sfumatura, anche dalla
principessa Beatrice. Ci sono stati anche il rosso di Laurentien, la moglie del
principe Costantijn, il fucsia di Mathilde, la più bella e la più elegante di
tutte le principesse arrivate da ogni parte d'Europa a salutare i nuovi sovrani
d'Olanda. Poi è stata una marea di colori pallidi e pastello, prediletti da
tutte le principesse scandinave, Victoria, Mette Marit e Mary, da Camilla, che
in questo primo appuntamento con gli omologhi europei sta dando lezioni di
stile per una donna che ha superato i 60 anni e più che aspirare a essere
regina dovrebbe aspirare ad andare in pensione (degli eredi al trono che, 1980, hanno assistito all'investitura di Beatrice, l'unico ancora presente, in queste vesti, è Charles, allora non ancora sposato
a Diana: sono passati 33 anni e chissà se Elizabeth ci pensa mai, che sarebbe
ora pure per lei); lo ha scelto pure Masako, fnalmente apparsa in pubblico, molto sorridente, ma chi lo sa, e la più giovane delle principesse consorti,
la 29enne Stephanie del Lussemburgo, ancora una volta rimandata in fatto di
stile e buon gusto: sembrava una zitellina del primo XX secolo, vestita a festa
per il viaggio in città.
Poi sono arrivate Mozah del Qatar e Salma del Marocco e, scusate, non ce n'è
stata per nessuno: quando la classe e l'eleganza non c'entrano con gli abiti
che si portano, quando la femminilità e lo charme non dipendono dalla lunghezza
dei vestiti e dalle scollature. Chapeau a queste due grandi rappresentanti del
fascino femminile arabo. Se si può dire, le uniche alla loro altezza sono state
Mathilde del Belgio e la nuova regina d'Olanda, Maxima Zorreguieta.
Mozah del Qatar
Camilla e Carlo d'Inghilterra
Mary e Frederik di Danimarca
Victoria e Daniel di Svezia
Salma del Marocco (sin) Masako e Naruhito del Giappone (des)
Letizia e FElipe di Spagna (sin) Mette Marit e Haakon di Norvegia (des)