Nel 2007, subito dopo la separazione dal marito Jaime de Marichalar,
l'Infanta Elena ha aperto una società con cui iniziare un'attività professionale e su cui scaricare le spese familiari. La società, chiamata
Global Cinoscéfalos, creò non poche polemiche circa l'opportunità che la
primogenita del Re potesse usare la propria parentela per stabilire rapporti
economici con terzi. Viste le perplessità suscitate nell'opinione pubblica, la Casa
Reale decise che era meglio liquidare la società e trovare un'altra occupazione
all'Infanta (adesso dirigente della Fondazione Marpfre).
Solo che un'incomprensione tra la stessa Zarzuela e gli avvocati di Elena ha
fatto sì che Global Cinoscéfalos risulti ancora iscritta al Registro Mercantil.
"La società non è mai stata liquidata" ha ammesso il portavoce della
Casa Reale Javier Ayuso al quotidiano economico Cinco Días "Abbiamo
commesso un errore; gli avvocati dell'Infanta hanno dato per certo che il dipartimento
giuridico della Casa Reale si sarebbe occupato dei tramiti legali per la
liquidazione, e qui si è pensato che lo avrebbero fatto i consulenti legali
dell'Infanta Elena. Ma nessuno lo ha fatto".
In questi anni di inattività, in cui però è risultata iscritta al Registro
Mercantil, la società ha accumulato un debito di 500 euro con il Fisco, che si
è adesso in moto, cercando l'Infanta Elena, amministratrice unica della
società. Ma l'Infanta Elena, considerando risolta la questione, non ha mai
risposto e, dunque, l'Agencia Tributaria ha proseguito fino ad arrivare a una
notificazione di comparizione, riservata a chi non è stato localizzato
attraverso i normali sistemi postali: si danno 20 giorni di tempo agli
interessati per presentarsi agli uffici dell'Agencia Tributaria e pagare il
debito o ricorrere; passato quel tempo si procede al pignoramento.
A quel punto la Casa Reale ha ricostruito tutta la vicenda e, tranquilli, Elena
pagherà il suo debito, mentre la Zarzuela liquiderà definitivamente Global Cinoscéfalos,
affinché non si ripetano incidenti così imbarazzanti.