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mercoledì 2 gennaio 2013

Il Ducato di Cornovaglia di Carlo d'Inghilterra evade le tasse?

Il Ducato di Cornovaglia è la principale fonte di redditi dell'erede al trono britannico; lo stabilisce una legge del XIV secolo e il principe Carlo non è un'eccezione. Anzi. Sappiamo che l'attuale Principe di Galles è molto attento all'economia del Ducato e ha saputo trasformarla, introducendo le produzioni biologiche e mantenendo sempre la massima attenzione per l'ambiente. Ma è proprio il Ducato che potrebbe creare qualche grattacapo al 64enne erede al trono.
L'Agenzia Tributaria indagherà infatti il Ducato per controllare che non abbia cercato di evadere le tasse. Lo scorso anno le aziende del principe Carlo, riunite nel marchio del Ducato di Cornovaglia e valutate intorno agli 800 milioni di euro, avrebbero fatturato 20 milioni di euro. Di questi non avrebbero versato neanche una sterlina per le tasse sulle società (il principe Carlo ha invece versato 6 milioni di euro di tasse per i suoi redditi provenienti dal Ducato).
A causare questo problema fiscale, che potrebbe mettere in imbarazzo Carlo, c'è una sentenza del 2011; il patrimonio dell'erede al trono è sempre stato considerato esentasse, per tradizione, ma nel 2011 il giudice John Angel ha stabilito che il Ducato dev'essere considerato come "un'entità separata legalmente dal Principe". E dunque deve pagare le tasse.
Clarence House ha immediatamente chiarito la posizione del principe. "Il Ducato è un patronato, non una corporazione. E' stato creato come tale proprio per garantire le entrare dell'erede al trono, pertanto sarebbe legalmente incorretto considerarlo come una compagnia e obbligarlo a pagare l'imposta sulle società. La sua gestione è controllata in ogni momento dal Dipartimento del Tesoro" ha spiegato un portavoce del principe al quotidiano britannico The Guardian, qualche giorno fa. Se il Ducato dovesse pagare le tasse, pagando già il principe le sue imposte, si arriverebbe alla doppia tassazione del patrimonio dell'erede al trono.
Nel Regno Unito si segue la questione con prudenza: da una parte c'è il timore della Casa Reale di apparire privilegiata sulle questioni fiscali, dall'altra c'è una grande sensibilità sulla tassazione dei grandi patrimoni, dopo la scoperta che Google, Amazon e Starbucks hanno evitato per anni di pagare le loro imposte nel Regno Unito. Il Ducato di Cornovaglia controlla 53mila ettari, i suoi ingressi derivano soprattutto dalla sua attività agricola e dall'acquisto di proprietà e dà lavoro a centinaia di persone.