Juan Carlos di Spagna è stato il primo monarca europeo a firmare una
legge sul matrimonio per le cppie dello stesso sesso. Poche settimane fa, a
Stoccolma, la principessa Victoria di Svezia è stata il primoembro della Casa
Reale svedese ad appoggiare apertamente la causa degli omosessuali, al premiare
l'omosessuale dell'anno eletto da una rivista.
Adesso tocca alla più anziana di tutti i monarchi europei, Elisabetta II
d'Inghilterra, che si inserisce in questa tendenza di allargamento dei diritti,
con una lettera, la 21st Century Commonwealth, in ci si dichiara: "Ci
opponiamo implacabilmente a tutte le forme di discriminazione, tanto in
questioni di genere, razza, colore, credo, ideologia politica o altri
motivi". Il Regno Unito ha approvato il matrimonio degli omosessuali il 2
febbraio, e gli 'altri motivi' citati dalla lettera, fanno riferimento agli
omosessuali e alle lesbiche, che sono stati omessi per i Paesi in cui i diritti
degli omosessuali e delle donne non godono ancora di un consenso generale.
La Casa Reale è consapevole delle implicazioni del sostegno implicito alla
causa degli omosessuali, ma la regina è contraria "implacabilmente a tutte
le forme di discriminazione" e vuole che si sappia.