Qualche giorno fa la Casa Reale Svedese ha diffuso una fotografia degli eredi al trono, Victoria e Daniel, con la loro piccola Estelle, sulla neve dei giardini
della loro residenza ufficiale, alle porte di Stoccolma. Quell'immagine faceva
parte di un documentario trasmesso il giorno di Capodanno dalla SVT, la tv
pubblica svedese. Andato in onda in tv, il documentario è stato pubblicato
anche su Internet, sul sito ufficiale di SVT.
Sono venti minuti in cui Victoria e Daniel fanno una sorta di riassunto del loro 2012, un anno magico, in cui, come spiegano, si è realizzato il sogno di diventare genitori. Estelle, che appare con loro in buona parte del filmato, è una bambina di quasi 11 mesi (compirà un anno il 23 febbraio), che assomiglia moltissimo al padre e che ha ereditato la spontaneità della madre; è molto amata e molto seguita dai genitori, che cercano di passare con lei tutto il tempo libero lasciato dai loro impegni di futuri sovrani. Al vedere questo filmato si pensa a quanto sia costato a Victoria riuscire a sposare Daniel, che era, in fondo, solo il suo personal trainer e che, da parte sua, si è sottoposto a tutti gli esami e training richiesti dalla Corte per diventare il perfetto principe consorte che la Svezia si aspettava. L'unico principe consorte della prossima generazione di sovrani europei. E si pensa che, in fondo, la loro attesa è valsa la pena; il documentario trasmette amore, anche se non si capisce lo svedese: il modo in cui Victoria e Daniel si parlano e si guardano, come sanno completare le frasi l'uno dell'altra, come Daniel sa lasciare tutto il protagonismo a sua moglie, perché così prevede il protocollo ("Ho sufficiente autostima per poter camminare un passo dietro di lei senza sentirmi per questo sminuito" aveva detto poco prima del matrimonio. Che grande, Daniel, che non ha tradito finora quelle parole e sa interpretare il suo ruolo con intelligenza), come entrambi sono innamorati della figlia, arrivata dopo 10 anni d'amore (se solo non li avessero fatti aspettare otto anni, prima di autorizzare il matrimonio).
Un bel regalo per iniziare il 2013, da parte della Casa Reale Svedese e un bel documentario per gli appassionati di cose reali, da vedere anche se non si sa una parola di svedese.
Sono venti minuti in cui Victoria e Daniel fanno una sorta di riassunto del loro 2012, un anno magico, in cui, come spiegano, si è realizzato il sogno di diventare genitori. Estelle, che appare con loro in buona parte del filmato, è una bambina di quasi 11 mesi (compirà un anno il 23 febbraio), che assomiglia moltissimo al padre e che ha ereditato la spontaneità della madre; è molto amata e molto seguita dai genitori, che cercano di passare con lei tutto il tempo libero lasciato dai loro impegni di futuri sovrani. Al vedere questo filmato si pensa a quanto sia costato a Victoria riuscire a sposare Daniel, che era, in fondo, solo il suo personal trainer e che, da parte sua, si è sottoposto a tutti gli esami e training richiesti dalla Corte per diventare il perfetto principe consorte che la Svezia si aspettava. L'unico principe consorte della prossima generazione di sovrani europei. E si pensa che, in fondo, la loro attesa è valsa la pena; il documentario trasmette amore, anche se non si capisce lo svedese: il modo in cui Victoria e Daniel si parlano e si guardano, come sanno completare le frasi l'uno dell'altra, come Daniel sa lasciare tutto il protagonismo a sua moglie, perché così prevede il protocollo ("Ho sufficiente autostima per poter camminare un passo dietro di lei senza sentirmi per questo sminuito" aveva detto poco prima del matrimonio. Che grande, Daniel, che non ha tradito finora quelle parole e sa interpretare il suo ruolo con intelligenza), come entrambi sono innamorati della figlia, arrivata dopo 10 anni d'amore (se solo non li avessero fatti aspettare otto anni, prima di autorizzare il matrimonio).
Un bel regalo per iniziare il 2013, da parte della Casa Reale Svedese e un bel documentario per gli appassionati di cose reali, da vedere anche se non si sa una parola di svedese.