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venerdì 21 dicembre 2012

Il Granduca Henri non convince i lussemburghesi: era una spia degli inglesi?

Doveva essere un anno fastoso per la Famiglia Granducale del Lussemburgo, iniziato con il fidanzamento del Granduca ereditario Guillaume con la contessina belga Stephanie de Lannoy, continuato con il loro elegante matrimonio e finito con l'annuncio del fidanzamento del Principe Felix, il secondogenito dei Granduchi Henri e Maria Teresa, con la milionaria tedesca Claire Lademacher. Rischia invece di finire come il suo inaspettato annus horribilis.
Un mese fa i media lussemburghesi hanno rivelato una telefonata del 2008, tra il Primo Ministro Jean-Claude Juncker e l'allora capo dei servizi segreti Marco Mille, in cui quest'ultimo parlava dei "frequenti contatti" tra la Corte Granducale, e probabilmente lo stesso Henri, e i servizi segreti britannici; il Granduca, assicurava Mille, non si fidava delle persone intorno a lui e avrebbe acquistato tecnologia britannica in segreto, probabilmente per spiarle. Il Palazzo ha immediatamente smentito, e per ben due volte, qualunque rapporto con l'intelligence britannica, e ha chiesto che venga fatta chiarezza al più presto sull'intera vicenda, dichiarando la più completa disponibilità a collaborare.
In una conferenza stampa il premier Juncker, in forte difficoltà, perché i media hanno rivelato come i servizi segreti, su cui lui ha l'ultima parola, abbiano controllato e spiato migliaia di persone e di attivisti per anni, ha chiesto di credere alle smentite del Granduca e ha rivelato che in realtà è stato Henri a subire minacce nel 2005 e per questo le sue residenze sono state tenute sotto controllo dai servizi segreti lussemburghesi per alcuni mesi. Dunque cimici e telecamere per controllare gli ospiti di Henri ci sono state, ma sotto il controllo dell'intelligence del Granducato.
Il problema è che i lussemburghesi non credono né al Granduca né a Juncker.
Secondo un sondaggio pubblicato dal Lëtzebuerger Journal, un paio di giorni fa, solo il 22% crede alle smentite della Corte Granducale circa i rapporti con i servizi segreti britannici e alle parole di Juncker sul ruolo del servizi segreti lussemburghesi in questi anni nel controllo della popolazione (ben il 77% degli intervistati non chiede una riforma dell'intelligence, ma, addirittura, la sua soppressione). Il 25% non ha idee precise sull'argomento e ben il 53% non crede né alla Corte Granducale né a Juncker. E' un risultato devastante per il Granduca, la cui figura è già stata messa in discussione un paio di volte durante il suo relativamente breve regno (è sul trono dal 2000): nel 2005 Henri ha causato forti polemiche al voler vendere i gioielli della madre Josephine Charlotte, per ripartire la sua eredità tra i fratelli e, vista l'indignazione dei lussemburghesi, ha dovuto desistere; il peggio è arrivato nel 2008, quando, al rifiutarsi di firmare la legge sull'eutanasia, ha causato una vera e propria crisi istituzionale, conclusasi con una riduzione dei suoi poteri, adesso limitati a mere funzioni di rappresentanza.
Il Granduca è stato davvero spia degli inglesi o è vittima di una macchinazione di cui non si conoscono ancora autori e scopi? E perché una telefonata del 2008 è stata diffusa solo (o proprio) oggi? si chiedono i media e i loro lettori nel web del Granducato. Nel frattempo i giornali scandalistici locali, che si divertono a riportare le notizie più surreali sui figli dei Granduchi e sullo stesso matrimonio di Henri e Maria Teresa, iniziano a fare due conti e a parlare apertamente di abdicazione. Da una parte c'è questo scandalo, di cui il sovrano non si è ancora liberato e che sta facendo dubitare i lussemburghesi, dall'altra i suoi problemi di salute, con lo stress che incide fortemente sul suo cuore (l'anno scorso il Granduca è stato operato d'urgenza al cuore e nella sua famiglia materna c'è re Baldovino del Belgio, morto per un attacco cardiaco a 60 anni, età a cui il 57enne Henri si sta avvicinando). Così, assicura Privat nel numero in edicola da oggi, il Granduca starebbe valutando l'abdicazione, per lasciare il trono a Guillaume, 31enne e ormai sposato con la sua contessina, che ha rapidamente conquistato le simpatie dei futuri sudditi.
I dubbi dei giornali scandalistici, che non è detto che riportino i sentimenti popolari, nascono anche dal silenzio di Henri. Un silenzio che fa il gioco di chi chiede per l'ennesima volta un referendum sulla monarchia (ma un sondaggio di poche settimane fa vede l'istituzione saldamente apprezzata, con una popolarità superiore al 70%) e che mette in difficoltà chi vorrebbe essere rassicurato dal Capo di Stato. Gli sguardi sono adesso rivolti al discorso televisivo, che il Granduca rivolgerà ai lussemburghesi la Notte di Natale. Sarà difficile che non tocchi l'argomento e dovrà risultare estremamente convincente nelle sue spiegazioni, perché non è improbabile che in questi due giorni si giochi il trono.