Doveva essere un anno fastoso per la Famiglia Granducale del Lussemburgo,
iniziato con il fidanzamento del Granduca ereditario Guillaume con la
contessina belga Stephanie de Lannoy, continuato con il loro elegante matrimonio e finito con l'annuncio del fidanzamento del Principe Felix, il
secondogenito dei Granduchi Henri e Maria Teresa, con la milionaria tedesca
Claire Lademacher. Rischia invece di finire come il suo inaspettato annus
horribilis.
Un mese fa i media lussemburghesi hanno rivelato una telefonata del 2008, tra il Primo Ministro Jean-Claude Juncker e l'allora capo
dei servizi segreti Marco Mille, in cui quest'ultimo parlava dei
"frequenti contatti" tra la Corte Granducale, e probabilmente lo
stesso Henri, e i servizi segreti britannici; il Granduca, assicurava Mille,
non si fidava delle persone intorno a lui e avrebbe acquistato tecnologia
britannica in segreto, probabilmente per spiarle. Il Palazzo ha immediatamente smentito,
e per ben due volte, qualunque rapporto con l'intelligence britannica, e ha
chiesto che venga fatta chiarezza al più presto sull'intera vicenda,
dichiarando la più completa disponibilità a collaborare.
In una conferenza stampa il premier Juncker, in forte difficoltà, perché i
media hanno rivelato come i servizi segreti, su cui lui ha l'ultima parola,
abbiano controllato e spiato migliaia di persone e di attivisti per anni, ha
chiesto di credere alle smentite del Granduca e ha rivelato che in realtà è
stato Henri a subire minacce nel 2005 e per questo le sue residenze sono state
tenute sotto controllo dai servizi segreti lussemburghesi per alcuni mesi.
Dunque cimici e telecamere per controllare gli ospiti di Henri ci sono state,
ma sotto il controllo dell'intelligence del Granducato.
Il problema è che i lussemburghesi non credono né al Granduca né a Juncker.
Secondo un sondaggio pubblicato dal Lëtzebuerger Journal, un paio di
giorni fa, solo il 22% crede alle smentite della Corte Granducale circa i rapporti
con i servizi segreti britannici e alle parole di Juncker sul ruolo del servizi
segreti lussemburghesi in questi anni nel controllo della popolazione (ben il
77% degli intervistati non chiede una riforma dell'intelligence, ma,
addirittura, la sua soppressione). Il 25% non ha idee precise sull'argomento e
ben il 53% non crede né alla Corte Granducale né a Juncker. E' un risultato
devastante per il Granduca, la cui figura è già stata messa in discussione un
paio di volte durante il suo relativamente breve regno (è sul trono dal 2000):
nel 2005 Henri ha causato forti polemiche al voler vendere i gioielli della
madre Josephine Charlotte, per ripartire la sua eredità tra i fratelli e, vista
l'indignazione dei lussemburghesi, ha dovuto desistere; il peggio è arrivato
nel 2008, quando, al rifiutarsi di firmare la legge sull'eutanasia, ha causato
una vera e propria crisi istituzionale, conclusasi con una riduzione dei suoi
poteri, adesso limitati a mere funzioni di rappresentanza.
Il Granduca è stato davvero spia degli inglesi o è vittima
di una macchinazione di cui non si conoscono ancora autori e scopi? E perché
una telefonata del 2008 è stata diffusa solo (o proprio) oggi? si chiedono i
media e i loro lettori nel web del Granducato. Nel frattempo i giornali
scandalistici locali, che si divertono a riportare le notizie più surreali sui
figli dei Granduchi e sullo stesso matrimonio di Henri e Maria Teresa, iniziano
a fare due conti e a parlare apertamente di abdicazione. Da una parte c'è
questo scandalo, di cui il sovrano non si è ancora liberato e che sta facendo
dubitare i lussemburghesi, dall'altra i suoi problemi di salute, con lo stress
che incide fortemente sul suo cuore (l'anno scorso il Granduca è stato operato d'urgenza
al cuore e nella sua famiglia materna c'è re Baldovino del Belgio, morto per un
attacco cardiaco a 60 anni, età a cui il 57enne Henri si sta avvicinando). Così,
assicura Privat nel numero in edicola da oggi, il Granduca starebbe valutando
l'abdicazione, per lasciare il trono a Guillaume, 31enne e ormai sposato con la
sua contessina, che ha rapidamente conquistato le simpatie dei futuri sudditi.
I dubbi dei giornali scandalistici, che non è detto che riportino i
sentimenti popolari, nascono anche dal silenzio di Henri. Un silenzio che fa il
gioco di chi chiede per l'ennesima volta un referendum sulla monarchia (ma un
sondaggio di poche settimane fa vede l'istituzione saldamente apprezzata, con
una popolarità superiore al 70%) e che mette in difficoltà chi vorrebbe essere
rassicurato dal Capo di Stato. Gli sguardi sono adesso rivolti al discorso televisivo, che
il Granduca rivolgerà ai lussemburghesi la Notte di Natale. Sarà difficile che
non tocchi l'argomento e dovrà risultare estremamente convincente nelle sue
spiegazioni, perché non è improbabile che in questi due giorni si giochi il
trono.